Opificio Lamantini Anonimi
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13 ago 2025

IA al fresco: Idee innovative per l'estate

3 modi insoliti per sfruttare l'intelligenza artificiale in ferie

"Se la creatività ha bisogno di svago, l’IA può essere la compagna di viaggio perfetta."

"## L’IA non va in ferie. Ma può renderle migliori.

L’estate è quel momento dell’anno in cui anche le idee mettono il costume, infilano le infradito e si lasciano andare. Si leggono romanzi con la sabbia tra le pagine, si prova a meditare mentre il vicino di ombrellone fa il karaoke di Vasco. E si ha – finalmente – tempo.

Tempo per pensare. Tempo per annoiarsi. Tempo per sperimentare.

E se ti dicessimo che è proprio questo il momento ideale per usare l’intelligenza artificiale in modo creativo, divertente e – sì – anche un po’ strambo?

Niente lavoro, niente produttività forzata. Solo tre modi freschi e imprevisti per portare l’IA con te in vacanza. Perché anche le macchine, in fondo, hanno bisogno di un po’ di sole.

1. L’IA come guida turistica alternativa (e un po’ poetica)

Hai presente quelle audioguide monotone dei musei? Quelle che sembrano pensate per conciliarti il sonno? Bene, dimenticale.

Con un po’ di ingegno e l’uso giusto dei prompt, puoi trasformare un modello di linguaggio in una guida turistica personalissima, ironica e colta. Puoi chiederle:

  • di raccontarti la storia di un luogo come se fosse un romanzo d’avventura;
  • di inventare aneddoti immaginari in stile Borges, ma ambientati nella tua destinazione;
  • di trasformare una passeggiata in una caccia al tesoro semantica.

E no, non serve nemmeno internet continuo: basta scaricare le risposte in anticipo e godersi l’esperienza.

Vuoi visitare la Valle dei Templi come se fosse un set di un film fantasy? Oppure fare una gita a Venezia con la voce narrante di una gondola malinconica? L’IA ti accompagna, con ironia e inventiva.

2. L’IA come compagna di journaling esperienziale

Scrivere un diario di viaggio è bellissimo. Ma a volte ti manca lo spunto. O ti sembra che “oggi ho mangiato uno gnocco fritto buonissimo” non basti.

Ecco dove entra in gioco l’intelligenza artificiale: puoi usarla come sparring partner per il tuo diario. Le dai tre elementi (es. luogo, sensazione, suono) e lei ti restituisce un incipit poetico. Oppure ti aiuta a riflettere meglio su cosa hai provato durante una visita.

Un esempio pratico?

Tu: “Oggi sono stato a Stromboli. Mi sentivo piccolo. E c’erano dei bambini che urlavano in spiaggia.”
IA: “Nel ruggito caldo di Stromboli, ho imparato che anche la piccolezza può essere grande. I bambini non disturbavano, facevano eco al vulcano.”

Non è solo un esercizio di stile: è un modo per guardare le tue emozioni da un’angolazione nuova. Più creativa. Più consapevole.

3. L’IA come complice di giochi da spiaggia mentali

Chi ha detto che l’IA deve sempre risolvere problemi seri? In ferie è il momento di giocare. Letteralmente.

Con un paio di prompt ben studiati, puoi trasformare un modello generativo in un compagno di giochi:

  • Cruciverba su misura: chiedile di inventarne uno basato sulle parole del tuo viaggio.
  • Storie collaborative: tu inizi con una frase, lei continua. E poi tocca di nuovo a te.
  • Quiz impossibili: fatti sfidare su temi improbabili (“Sai distinguere i veri cocktail hawaiani da quelli inventati?”).

Oppure crea con lei un gioco di ruolo ambientato nel campeggio dove sei in vacanza, con NPC (personaggi non giocanti) che parlano come in un romanzo di Calvino. Può diventare un rituale serale per il gruppo di amici, o un passatempo da spiaggia per chi ama le parole più del racchettoni.

Non tutto quello che brilla è silicone

Attenzione, però. Non vogliamo venderti l’ennesima idea di un’estate “ottimizzata”.

L’IA può essere utile, certo. Ma soprattutto può essere divertente, immaginifica, surreale. Può suggerirti nuove prospettive su quello che vedi. Può farti ridere. Può farti domande migliori.

Perché se è vero che – come diceva qualcuno – “non riusciremo mai a dare una direzione al futuro se ottimizziamo solo ciò che è già noto”, allora tanto vale cominciare a fare cose nuove. Anche in vacanza. Anche se sembrano inutili.

Anzi, proprio per quello.

Idee bonus (da testare con leggerezza)

  • Cartoline generate da IA: descrivi la tua giornata e fatti creare un’immagine da Midjourney o simili. Stampala e mandala a chi vuoi. Niente come un tramonto a forma di balena per dire “ti penso”.
  • Colonne sonore vacanziere: chiedi a un’IA di suggerirti una playlist basata sul tuo stato d’animo e sulla temperatura locale. Spoiler: se sei in Puglia e ti senti in pace, potresti finire ad ascoltare bossa nova elettronica.
  • Oracolo da spiaggia: inventa un assistente IA con il tono di una vecchia zia saggia, che ti dà consigli su tutto. Dai tormentoni estivi ai dilemmi esistenziali. “Zia AI, devo davvero rispondere al messaggio dell’ex?” “Se ti fa più male che bene, lascialo nel gruppo ‘archiviati’, tesoro.”

Le ferie sono un laboratorio

Il bello dell’estate è che ti permette di giocare. Con le idee, con le parole, con la tecnologia. E l’IA – se la smettiamo di vederla solo come strumento di efficienza – diventa un’alleata perfetta per sperimentare.

Non serve essere esperti. Basta essere curiosi.

E magari, fra un bagno e una granita, scoprirai che anche una macchina può aiutarti a essere un po’ più umano."

Che sia un’idea, una curiosità, una sfida da affrontare, per noi non è mai “solo un contatto”.

È l’inizio di una conversazione, magari davanti a un caffè, reale o virtuale che sia.

Compila il form qui sotto e raccontaci cosa ti passa per la testa.

Promesso: niente automatismi, solo lamantini veri (con tastiera e cervello ben accesi).