TITOLO:
Crescere a ogni costo? No grazie.
Il culto della crescita: quando "scalare" diventa una religione
Per anni ci hanno detto che crescere era l'unica strada possibile. Aumenti di fatturato, utenti, engagement, download, lead. Più era sinonimo di meglio. Ma cosa succede quando la crescita diventa un'ossessione? Quando l'unico KPI che conta è il + davanti alla percentuale?
Succede che le aziende iniziano a bruciare risorse (umane, ambientali, economiche) per inseguire obiettivi che non sempre hanno senso. Succede che si costruiscono imperi su fondamenta instabili. E succede, spesso, che si ignori il costo reale del successo.
Scalabilità vs. Sostenibilità: una dicotomia superata
No, non è obbligatorio scegliere tra crescere e durare. Il punto non è quanto cresci, ma come. E soprattutto: perché.
Un business sano non è necessariamente quello che scala in tre mesi, ma quello che sa costruire valore nel tempo, che sa dire qualche no, che sa rallentare per capire meglio. L’idea che una startup debba diventare un unicorno o morire proviene da un modello finanziario specifico, e non è l’unico possibile.
Il lato oscuro della crescita tossica
Crescere a ogni costo può significare:
- ignorare il benessere del team
- sacrificare la qualità per la quantità
- bruciare investimenti senza validazione
- creare una cultura aziendale basata sulla pressione costante
Più che un percorso di sviluppo, diventa una corsa a ostacoli senza respiro, dove chi inciampa viene lasciato indietro.
Esistono alternative? Sì, e sono più interessanti di quanto pensi
Modelli come il bootstrapping, il zebracorn, le imprese rigenerative o le B-Corp stanno dimostrando che è possibile fare business senza tradire la propria visione, i propri valori, o il proprio equilibrio mentale.
Crescere con senso significa:
- ascoltare davvero i clienti, non solo analizzarli
- costruire relazioni solide e durature
- scegliere con cura le metriche da monitorare
- essere pronti a ricalibrare la rotta
Il futuro è slow, ma va lontano
In un mondo che cambia alla velocità della luce, non serve accelerare ancora. Serve stabilità, lucidità, capacita di discernimento. Serve leadership che non confonda la crescita con il valore. Serve il coraggio di fermarsi a pensare.
Perché non è vero che chi si ferma è perduto. A volte chi si ferma... si ritrova.