Opificio Lamantini Anonimi
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26 giu 2025

#BraveHistories: Contraqua

Come si costruisce un brand che profuma di bosco, racconta la montagna e abbraccia la sostenibilità

"Il progetto era già stato costruito. Ma non era stato pensato."

Un sogno di montagna, una sfida di marca

Quando ci hanno presentato Contraqua per la prima volta, il progetto sembrava già scritto. Un lotto, un'idea edilizia, un piano preciso. Ma mancava qualcosa. O meglio: mancava tutto ciò che trasforma una buona iniziativa in un'esperienza memorabile.

Il fondatore aveva in testa una visione: vivere la montagna in modo autentico, slow, rigenerante. Un luogo in cui le persone potessero rallentare, ascoltare il silenzio, sentire l'acqua e il vento. Ma il primo progetto architettonico, seppur ben strutturato, non riusciva a raccontare questa visione. Sembrava parlare un'altra lingua.

Ed è qui che siamo entrati in gioco noi, Lamantini.

Non un rebranding, ma un ripensamento radicale

Non ci siamo limitati a rifare il logo o a scegliere una palette colori suggestiva. Abbiamo scelto di ripartire da zero. Di guardare il progetto con occhi nuovi e con una domanda ben chiara in testa: "Questo posto, cos'è davvero?".

Per rispondere, abbiamo ascoltato. Molto. Il fondatore, lo spirito alpinista che lo guida da sempre, la sua idea di ospitalità e connessione con la natura. Abbiamo camminato con lui per i sentieri della Valle Vertova, respirando a pieni polmoni quell'aria frizzante che ti riempie la testa di idee.

AR: architettura aumentata

Per tradurre tutto questo in un progetto concreto, abbiamo adottato un approccio inedito: la realtà aumentata. Già nelle prime fasi progettuali, abbiamo utilizzato strumenti AR per co-progettare con il cliente spazi e volumi. Il rendering si trasformava in esperienza. I muri virtuali venivano alzati e abbattuti in tempo reale.

Il fondatore poteva camminare nel suo sogno, ancora prima che esistesse. Questo ci ha permesso di validare scelte estetiche e funzionali in modo rapido, empatico, condiviso. Ma soprattutto, ha reso il cliente un protagonista attivo del progetto.

Un ecosistema tra design e strategia

La parte più affascinante di Contraqua è che non si è mai trattato solo di branding. Abbiamo lavorato simultaneamente su tre livelli: identità visiva, progetto architettonico, business plan.

Ogni elemento si è nutrito degli altri. Le forme dell'edificio hanno ispirato il design grafico, le esigenze economiche hanno guidato le scelte strutturali, la mission del brand ha dato senso e direzione a ogni singola decisione.

Contraqua è nato così, in modo coeso, tridimensionale, autentico.

Natura come direttore creativo

In tutto questo processo, c'è stato un quarto interlocutore silenzioso ma determinante: la natura. Abbiamo voluto che il progetto non si limitasse a "rispettare" il paesaggio, ma che ne diventasse un'estensione.

Le altimetrie del territorio hanno guidato le linee architettoniche. I materiali scelti – legno locale, pietra naturale, calcestruzzo lasciato grezzo – raccontano l'essenza ruvida e poetica della montagna. La luce è stata trattata come materia prima: entra, modella, accarezza.

E poi c'è l'acqua, elemento cardine del progetto. Non solo per la spa, ma come simbolo di rigenerazione, continuità, vita.

Uno spirito alpinista al centro del brand

Il fondatore di Contraqua non è un imprenditore qualunque. È un alpinista. Uno che ha fatto della fatica una scuola di pensiero, della vetta una metafora, della discesa un momento di riflessione.

Questo spirito ha contaminato tutto il progetto. La narrazione del brand non promette lusso sfrenato, ma benessere profondo. Non offre comfort plastificato, ma accoglienza sincera. Non cerca l’apparenza, ma l’essenza.

Contraqua è diventato così un luogo dove chi ama la montagna si sente a casa. Dove ogni scelta è guidata da un'etica, da un'estetica, da una responsabilità.

Dal sogno all'identità, passando per il business

Parallelamente allo sviluppo del brand e dell'architettura, abbiamo costruito un business plan solido e coerente. Nulla è stato lasciato al caso: pricing, posizionamento, offerta integrata, target audience.

Abbiamo validato l'idea imprenditoriale e definito un percorso sostenibile, capace di crescere nel tempo senza snaturarsi. Insieme, siamo riusciti a far emergere un'identità che oggi è molto più di una bella struttura: è un ecosistema vivo, dinamico, coerente.

Un modello replicabile? Forse. Ma solo con coraggio

Contraqua non è un caso fortunato. È il frutto di un metodo, di un dialogo vero, di una visione condivisa. È la prova che branding, architettura e business possono coesistere in modo armonico, se si ha il coraggio di abbandonare i compartimenti stagni.

E forse, in fondo, è anche questo il messaggio più potente: che le storie più belle non sono mai quelle già scritte, ma quelle che scegli di riscrivere insieme.

Che sia un’idea, una curiosità, una sfida da affrontare, per noi non è mai “solo un contatto”.

È l’inizio di una conversazione, magari davanti a un caffè, reale o virtuale che sia.

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Promesso: niente automatismi, solo lamantini veri (con tastiera e cervello ben accesi).